NUOVE NORMATIVE UE SULLA VALUTAZIONE IMMOBILIARE: LA PERIZIA NON POTRÀ SUPERARE IL VALORE DI MERCATO

L’Unione Europea ha recentemente approvato un’ampia serie di riforme bancarie che avranno implicazioni di vasta portata sulle valutazioni immobiliari. Questa normativa avrà sicuramente un impatto sul settore immobiliare in Europa e cambierà anche il modo in cui vengono concessi i mutui per l’acquisto di case: ecco tutto quello che c’è da sapere e cosa cambia.

 

MA PRIMA, COME SI CALCOLA IL VALORE DI UN IMMOBILE?

Il valore di un immobile è generalmente determinato dalla valutazione di vari fattori, come la quotazione al metro quadro, le condizioni di domanda e offerta, i valori catastali, le perizie effettuate dalle banche. Il valore di mercato di un immobile dovrebbe coincidere con il prezzo al quale l’immobile sarebbe venduto sul libero mercato e va distinto dal valore catastale e da quello di stima, che costituisce una previsione sulla possibilità di scambio dell’immobile non basata sul prezzo a cui viene effettivamente posto in vendita. Essa viene fatta da un perito bancario e serve per determinare il valore di un mutuo o di un finanziamento garantito da un’ipoteca su immobile. È importante comprendere queste diversità se avete intenzione di acquistare o vendere un immobile!

 

COSA CAMBIA CON LE RIFORME?

 

  1. VALUTAZIONE DI UN IMMOBILE DA PARTE DEL PERITO: L’acquisto di una casa è uno dei maggiori investimenti che si possano fare e le perizie svolgono un ruolo importante nel realizzarlo. Il valore della perizia, che può differire dal prezzo di mercato, aiuta a calcolare il rapporto prestito/valore per l’approvazione del finanziamento. Le modifiche recentemente proposte al Regolamento UE n. 575/2013 mirano a ridurre l’impatto negativo che questi effetti ciclici hanno sulla valutazione degli immobili al momento di garantire i prestiti e mantenere più stabili i requisiti patrimoniali per le ipoteche

 

  1. VALORE DI PERIZIA E COMMERCIALE: le perizie degli immobili devono riflettere il valore di mercato, a patto che eventuali notevoli modifiche, come il miglioramento dell’efficienza energetica, non ne aumentino il valore.

 

  1. VALUTAZIONI DEGLI IMMOBILI PER LE BANCHE UE: l’UE ha messo in atto nuovi regolamenti che danno alle autorità designate il potere di rafforzare i criteri di valutazione degli immobili, nei casi in cui i sistemi attuali minacciano la stabilità finanziaria di uno Stato membro. In tali situazioni, questi funzionari sono stati autorizzati dalla legislazione ad aumentare le ponderazioni di rischio sui mutui garantiti da immobili sia residenziali che commerciali situati nei rispettivi Stati, con l’obiettivo di proteggerli da una futura instabilità economica. Inoltre, con la nuova modifica dell’articolo 129 del regolamento, le autorità hanno ora maggiori poteri per valutare un bene immobile. Le modalità consentite includono il riferimento ai valori di mercato o l’utilizzo di criteri più specifici stabiliti dalla legislazione e dai regolamenti di ogni Stato, il tutto senza limiti imposti a tali valutazioni.

 

  1. REQUISITI DI VALUTAZIONE IMMOBILIARE: viene modificato per introdurre i requisiti e le modalità di calcolo della valutazione dell’immobile, come segue:
  • Un perito indipendente, certificato con le speciali qualifiche necessarie per effettuare una stima consapevole, è responsabile della determinazione di valori ipotecari ragionevoli e affidabili
  • il valore è stimato utilizzando criteri di valutazione prudenti che soddisfano tutti i requisiti seguenti ed è documentato in modo chiaro e trasparente: 1) il valore esclude le aspettative sugli aumenti di prezzo; 2) il valore è rettificato per tenere conto della possibilità che il prezzo corrente di mercato sia significativamente superiore al valore che sarebbe sostenibile per la durata del prestito
  • il valore non è superiore al valore di mercatodell’immobile laddove quest’ultimo possa essere stabilito
  • Per garantire una revisione equa del valore, la valutazione di un determinato immobile non dovrebbe superare il valore medio osservato negli ultimi sei anni – calcolato sulla base di almeno tre punti di dati – o il prezzo di concessione originale. Detto questo, se vengono apportate modifiche all’immobile che ne aumentano il valore, come miglioramenti e ristrutturazioni, si tratta di un motivo legittimo per superare queste soglie.

 

Elisa Bucino
Elisa Bucino – Social Media Marketing

 

Uno sguardo al nuovo edificio di Philippe Starck a Roma

Avete mai sentito parlare del famoso designer francese Philippe Starck? Se la risposta è no, state per scoprire chi è questa icona dell’architettura moderna. Sarà infatti opera di Starck, assieme all’urbanista Raffaele Giannitelli, la nuova struttura che sorgerà in pieno centro a Roma. Un edificio unico e lussuoso nel cuore della capitale che attirerà sicuramente l’attenzione di tutto il mondo. Diamo un’occhiata a questa struttura unica nel suo genere e scopriamo cosa la rende così speciale.

 

UNA RIQUALIFICAZIONE ARCHITETTONICA A ROMA

Il nuovo edificio di Philippe Starck è una struttura imponente che ospiterà un hotel di lusso, un Brach Hotel, marchio del gruppo francese Evok. Sorgerà in via Luisa di Savoia di fronte a Porta del Popolo, a pochi passi dal Tevere e a fianco degli uffici firmati da Luigi Moretti, edificio attualmente in fase di ristrutturazione. ll vecchio stabile costruito su questo lotto, un edificio scolastico degli anni Cinquanta con scarso valore architettonico, è stato completamente demolito e al suo posto nascerà un edificio completamente ex novo. Si tratta di una pratica di rigenerazione urbana, seppur frequente in altre parti del mondo, molto rara a Roma.

Ancor più significativo per il panorama capitolino è il fatto che l’edificio sarà firmato da un designer di fama internazionale, il francese Philippe Starck, il quale oltre ad occuparsi degli interni, come per tutti i Brach Hotel del mondo, ha concepito anche la struttura assieme allo studio Surf Engigneering di Raffaele Giannitelli che ha permesso alle pratiche di non rimanere incagliate nella micidiale burocrazia romana ottenendo un risultato non banale in una città che sembra non cambiare mai.

 

COME SARÀ L’EDIFICIO?

Il design mozzafiato del nuovo Hotel sarà caratterizzato da forme ed elementi innovativi, differenti dalle strutture circostanti.  Sarà infatti tutto ferro, vetro e cipressi sul tetto e con una grande piscina interrata, che caratterizzerà la proposta romana del Brach.

Da quanto possiamo vedere dai render, che Artribune ha pubblicato in esclusiva, il nuovo Brach Hotel sarà una struttura piuttosto classica ed elegante, un mix and match che poco stona con gli altri edifici presenti a fianco e con le palazzine degli anni Trenta che lo circonderanno.

Il nuovo gioiello di Philippe Starck a Roma è un esempio di come la modernità possa fondersi con elementi classici per creare qualcosa di veramente unico e lussuoso, sperando che questo nuovo palazzo contribuisca a cancellare, o almeno diminuire, i dubbi circa la coabitazione tra architettura classica, antica, moderna e contemporanea.

Una cosa però è certa, il nuovo Luxury Hotel, pronto per il giubileo del 2025, offrirà agli ospiti un’esperienza impareggiabile in una delle città più iconiche del mondo, regalando loro un’esperienza indimenticabile.

 

Elisa Bucino
Elisa Bucino – Social Media Marketing

Cosa definirà il mercato immobiliare nel 2023?

Il mercato immobiliare è in continua evoluzione, ma dati gli ultimi sviluppi, tra guerra e inflazione una domanda risulta lecita: cosa lo definirà nel 2023? Le previsioni, come ben sappiamo, non sono sempre facili, ma ci sono alcuni fattori che potrebbero avere un impatto importante sul mercato immobiliare. Vediamoli insieme.

 

TASSI DI INTERESSE

Uno dei fattori più importanti che definiranno il mercato immobiliare nel 2023 sono i tassi di interesse, o meglio il loro aumento. L’ultima decisione della Banca Centrale Europea di innalzare i tassi di interesse ha notevolmente influito sui costi del mutuo definendo anche il potere di acquisto immobiliare delle famiglie ma anche dei grandi investitori immobiliari.

Stando alle ultime simulazioni di Codacons, le rate dei mutui potrebbero aumentare di 30-40 euro mensili. Considerando però tutti gli incrementi della Bce del 2022, le rate mensili oggi costano tra 150 e i 190 euro rispetto a quanto pagato nel 2021, il che si traduce in un costo extra annuo di 1.800/2.280 euro all’anno, insomma un aumento non da poco.

Da quanto emerge dal rapporto di pwC “Emerging trends in real estate 2023” questo aumento repentino dei tassi di interesse creerà scompiglio non solo a chi vuole comprare o vendere casa ma anche per gli investitori immobiliari poiché anche un piccolo aumento può avere un impatto significativo sul rendimento degli investimenti e sulla loro sicurezza finanziaria. Ci si aspetta quindi un periodo di forte stress finanziario che andrà a rallentare le nuove operazioni immobiliari e a mettere in crisi quelle avvenute nel precedente biennio.

 

I SETTORI IN CRESCITA

Le transazioni immobiliari tradizionali costituiscono ancora la maggioranza, ma per i professionisti del settore immobiliare, fare un passo oltre le normali operazioni e cercare asset alternativi potrebbe rivelarsi estremamente gratificante. Tra questi possiamo citare i data center per capitalizzare l’esplosione dell’economia digitale, le strutture sanitarie che promettono stabilità a lungo termine e le infrastrutture energetiche, come gli enormi complessi di energia solare o eolica progettati per la massima efficienza. Inoltre, ci sono ancora molte opportunità nuove nel settore residenziale, con un’enfasi sull’edilizia sociale e sulle residenze universitarie, ora più che mai!

 Secondo la classifica stilata da PwC, le cinque classi di attività attualmente più richieste dagli investitori sono:

  • New energy infrastructure
  • Life sciences
  • Data centres
  • Social housing
  • Retirement/assisted living
  • Affordable housing

 

IL FUTURO PROSSIMO DEL MERCATO IMMOBILIARE SECONDO RE/MAX

Anche RE/MAX si è espressa in merito alle previsioni del 2023, con un po’ di ottimismo. Dall’indagine “2022 European Housing Trend Report”, realizzata da RE/MAX Europe intervistando circa 16.000 consumatori in 22 Paesi europei, emerge che il 45% degli intervistati in Europa è più propenso ad acquistare un immobile rispetto a 12 mesi fa. Una percentuale che in Italia sale al 50%. Inoltre nella classifica delle mete più ricercate l’Italia si posiziona al 4° posto tra i luoghi più ambiti sia per trasferirsi, sia come investimento.

Troviamo inoltre nuovi desideri da parte dei compratori. I recenti rincari energetici hanno aumentato il desiderio di immobili ad alte prestazioni energetiche e sostenibili. Dall’altro, lo smart working ha aumentato l’interesse per la connettività che deve essere garantita per rete fissa e mobile. “La ricerca di immobili con specifici requisiti sarà uno dei fattori che sosterrà le compravendite immobiliari, così come gli investitori esteri interessati al nostro Paese”, afferma Dario Castiglia” Presidente di RE/MAX Italia.

Riguardo le percentuali di vendita RE/MAX afferma che ci sarà una contrazione delle transazioni di circa l’8/9% rispetto al 2022, ma con un numero di compravendite superiori al 2019, inoltre, secondo le analisi dell’Ufficio Studi di 24MAX, si sta registrando un ritorno al tasso fisso del mutuo, che congela le condizioni allo status quo, probabilmente per rispondere anche a una necessità emotiva di chi accende un mutuo.

 

 

Elisa Bucino
Elisa Bucino – Social Media Marketing