QUALI ELEMENTI PREDILIGE UNA DONNA NELLA SCELTA DI UNA CASA?

La scelta della casa in cui vivere è una delle decisioni più importanti che una persona possa prendere nella vita.

È un luogo dove si passa la maggior parte del tempo, si riposa, si cresce, si amano e si costruiscono ricordi preziosi. Per noi donne, la scelta della casa può essere ancora più importante, poiché spesso siamo noi a occuparsi della cura del luogo in cui vivono.

Qualunque sia lo stato civile o lo stile di vita di una donna, ci sono alcune qualità e caratteristiche degli immobili che sembrano essere importanti. Ecco un’analisi delle preferenze delle donne riguardanti la scelta della casa in cui vivere.

 

LA SICUREZZA

La sicurezza è un fattore molto importante per noi donne quando si tratta di scegliere una casa. Tendiamo maggiormente a cercare una casa situata in una zona tranquilla, lontana dalla criminalità e dalle attività pericolose. La presenza di un sistema di allarme, porte e finestre solide, e un buon sistema di illuminazione esterna sono elementi fondamentali per una casa sicura. Inoltre, la presenza di una vicinanza con la polizia, la sicurezza privata, o i vicini di casa attenti può aumentare il senso di sicurezza, soprattutto quando viviamo da sole.

 

SPAZIO

Le donne spesso cercano una casa spaziosa e funzionale, dove ogni membro della famiglia possa avere il proprio spazio personale. Una casa spaziosa può permettere alla donna di avere la propria stanza o l’ufficio a casa, mentre le famiglie possono avere abbastanza spazio per giocare e rilassarsi insieme. Importante per noi è anche avere una casa con spazi di archiviazione adeguati, dove sia possibile organizzare e riporre oggetti in modo ordinato.

 

LUMINOSITÀ E VENTILAZIONE

La luce naturale e la ventilazione sono due fattori che possono influire notevolmente sulla qualità della vita di una persona in casa, specialmente per noi donne. Una casa luminosa e ben ventilata può aiutare a prevenire problemi respiratori e allergie, oltre ad aumentare il benessere psicologico e la produttività. Le donne spesso cercano case con finestre ampie e posizionate strategicamente, in modo da far entrare il massimo della luce naturale possibile.

 

PROSSIMITÀ AI SERVIZI

Tendenzialmente preferiamo una casa situata in una zona vicina ai servizi, come scuole, supermercati, farmacie, e trasporti pubblici. La prossimità ai servizi può ridurre lo stress quotidiano e il tempo necessario per le attività giornaliere, soprattutto per le donne che lavorano fuori casa. Solitamente viene ricercata una casa situata in una zona con buoni collegamenti ai mezzi pubblici, in modo da poter raggiungere facilmente i servizi senza dover utilizzare la propria auto.

 

CUCINA E BAGNO FUNZIONALI

La cucina e il bagno sono due spazi molto importanti in quanto tendiamo a passare più tempo in questi ambienti rispetto agli uomini. Le donne hanno un occhio di riguardo per queste stanze ed è necessario che siano funzionali, che si possano preparare i pasti e organizzare gli utensili e gli ingredienti in modo comodo e ordinato. Un bagno funzionale e confortevole, con una buona doccia o vasca e buoni sanitari, può rendere la vita quotidiana molto più piacevole e rilassante.

SPAZI ESTERNI

Gli spazi esterni possono essere un valore aggiunto a una casa, soprattutto per le donne che amano trascorrere il tempo all’aria aperta. Un giardino ben curato può diventare un luogo perfetto per rilassarsi e trascorrere il tempo con la famiglia, mentre una terrazza, o anche un balcone, un luogo perfetto dove schiarire le idee nelle serate estive, magari accompagnate da un bel libro ed un buon bicchiere di vino.

 

Elisa Bucino
Elisa Bucino – Social Media Marketing

Tendenze per la casa che ci lasceremo alle spalle nel 2022

Con il passare degli anni, aggiorniamo costantemente i nostri stili di vita, troviamo nuove cose e attività che ci rendono felici e nuovi modi di gestire il nostro quotidiano. Ciò ovviamente include le nostre case. Con il 2023 alle porte, è giunto il momento di fare il punto sulle “cose di casa” che saremo felici di lasciarci alle spalle. Inoltre, se sei un proprietario di una casa che prevede di vendere nel 2023, è importante essere a conoscenza delle ultime tendenze.

 

CONSIDERA L’INGRESSO

Quando gli ospiti entrano in casa tua, il tuo foyer è la prima cosa che vedono, ed è un peccato se questo risulta noioso e senza personalità. I designer pertanto consigliano di cogliere l’opportunità e di catturare gli sguardi degli ospiti fin dall’inizio con l’aggiunta di semplici particolari come una bella carta da parati valorizzata con una lampada moderna sopra ad una console, oppure con un quadro d’impatto ed un tappeto accogliente.

BYE BYE PIANI SINTETICI DELLA CUCINA

Parliamo ora dei ripiani della cucina sintetici che da tempo hanno preso il sopravvento con le loro allettanti promesse antigraffio e antimacchia, per la loro versatilità ed anche, dettaglio non da poco, per il loro costo. Tuttavia, questa è una tendenza che i designer sono più che pronti a lasciarsi alle spalle.  Due materiali, in particolare, sembrano catturare l’attenzione: il marmo e la pietra, materiali duraturi, preziosi e senza tempo che si adattano sempre, quasi magicamente, ad ogni stile che voi scegliate per la vostra cucina.
In alternative a questi materiali vedremo ancora materiali sostenibili e riciclati come riciclato, che da nuova vita a dieci milioni e mezzo di bottiglie di plastica all’anno o l’MDF riciclato che di solito viene ricavato da legno vergine.

NON TRASCURARE LA SALA DA PRANZO

Dopo anni di open space e spazi informali, la sala da pranzo formale sta tornando in auge. Tuttavia, non è solo tornata di moda, ma è il luogo in cui i designer raccomandano di investire tempo, sforzi e denaro per lo più accostando antico e moderno. Non pensare però di dover ricominciare da zero, è possibile effettuare anche un semplice relooking utilizzando mobili antichi accostati ad un arredamento più moderno, dare un nuovo perchè alla “credenza della mamma” o farsi un giro al negozio di antiquariato. L’idea di utilizzare un tavolo antico assieme a nuove sedie, una carta da parati moderna e luci soffuse, oppure un nuovo tavolo e nuove sedie ma un buffet vintage è l’idea di Mix and Match che i designer sono pronti a utilizzare in questo 2023 a dir poco eclettico.

NO ALLE CAMERE DA LETTO ABBINATE

Da anni ormai, soprattutto in Italia, la camera da letto abbinata è quasi un must have di ogni appartamento. Gli esperti del settore consigliano piuttosto di mescolare trame diverse, materiali diversi, colori diversi e creare uno spazio che sembri pulito e con un aspetto armonico. I comodini però… quelli teniamoli uguali.

ADDIO BAGNI BIANCHI E LINEARI

Qui i designer sono pronti a dire addio ai bagni bianchi e rigidi e dare il benvenuto a colori più audaci. In questa stanza, andando avanti, ci sforziamo di essere avventurosi nel nostro design.
Tra le nuove proposte per il 2023 c’è l’utilizzo di pareti d’impatto, che valorizzi tutto l’ambiente. Che sia tramite l’utilizzo di materiali o elementi decorativi particolari, l’obiettivo è che questa parete catturi l’occhio in modo immediato. Una parete a mosaico, in pietra, o, magari, pareti decorate con carta da parati sono solamente alcune delle idee per il vostro nuovo bagno.
Per quanto riguarda le forme, invece, la linearità e la rigidezza vengono messe da parte, lasciando spazio alla morbidezza delle geometrie arrotondate, in modo da rendere l’ambiente leggero e accogliente.

BENVENUTA LAVANDERIA

Avete un piccolo stanzino che non sapete come utilizzare oppure è da sempre il famoso sgabuzzino dove vengono accatastate aspirapolvere scope e detersivi? Ecco come sfruttarlo al meglio. Questa stanza, oltre ad essere utile, ha un sacco di potenziale decorativo quindi per il nuovo anno, l’idea è di ottimizzare utilità e bellezza, dove puoi divertirti con carta da parati e colori e comunque progettare tutto in modo da rendere questo spazio funzionale e sistemato.

Valutazioni corrette, incertezza dei dati, situazioni in divenire

“Caro Amico ti scrivo”, cantava il mitico Lucio Dalla, per celebrare la fine dell’anno trascorso e l’arrivo del nuovo.

Ebbene si, siamo in fine d’anno, ma probabilmente anche alla fine (o all’inizio?) di un ciclo. Arriva quindi il fatidico
momento dei bilanci e dei propositi. Ma non viene meno la necessità di cercare di vedere meglio oltre la nostra
condizione attuale, cioè comprendere cosa possiamo fare per poter analizzare meglio il presente ed il passato recente, con lo scopo di indovinare il futuro.

Partiamo da ciò che noi, agenti immobiliari, facciamo tutti i giorni: valutare gli immobili. Mai come in questo periodo, le valutazioni basate sui dati storici, possono essere messe in discussione. Per poter attualizzare le cifre rispetto ai dati di mercato disponibili, occorre apportare i giusti correttivi alla lettura dei dati di mercato: in primo luogo va considerato che esiste un “ritardo” tra il momento dell’accordo di compravendita (che è il “vero” momento di mercato) e quello della compravendita definitiva dal Notaio; poi esiste un ulteriore “ritardo” che è rappresentato dal momento della stipula dei rogiti, al momento in cui i dati vengono resi disponibili per la consultazione. In sostanza, il dato di valore che si legge oggi, è il risultato delle trattative avvenute da 4 a 8 mesi fa.

Questa “latenza” del dato immobiliare, si deve interpretare con l’analisi dei dati dell’economia attuale, che hanno – invece – effetti immediati sui comportamenti umani. È pertanto indispensabile considerare anche l’andamento finanziario, valutario, commerciale ed economico generale, per poter consegnare un giudizio di valore affidabile.
La situazione del mercato immobiliare nelle zone urbanizzate, per esempio, della città di Roma, è oggi caratterizzata da una certa sproporzione tra la richiesta di acquisto (elevata) e l’offerta di immobili in vendita (in diminuzione); ciò è dovuto essenzialmente a questi fattori:

  1. L’inflazione in crescita favorisce la migrazione di piccoli capitali di risparmio verso l’acquisto degli immobili, percepiti come “beni rifugio”, contribuendo all’assorbimento dello stock disponibile.
  2. L’aumento dei costi per le ristrutturazioni, dovuto agli incrementi dei prezzi dei materiali, unito alla difficoltà di reperire imprese disponibili (aspetto che accresce i costi della manodopera) ed alla riduzione dei tempi di validità dei preventivi, rendono più complicato per le famiglie – che rappresentano la gran parte degli attoridel mercato immobiliare – realizzare il progetto di cambiare casa. Per cui, se diventa difficile comprare unnuovo immobile, si resta in quello che si ha, che – quindi – non va sul mercato.
  3. La domanda di acquisto di immobili è in crescita dal 2014, cioè da 8 anni e il 2019 ha sostanzialmente visto consolidarsi questa tendenza. Il Post-Lockdown e la graduale ripresa delle attività, hanno favorito il corso al rialzo, sostenendo anche un incremento dei prezzi, che ha registrato nel 1° trimestre dell’anno, oltre il 5% in più rispetto allo stesso periodo del 2021 (Istat).

Per contro, i fattori che mitigano questa situazione sono:

  1. L’incremento ripido e repentino dei tassi di interesse bancari per accedere ai mutui, che diminuisce il potere di acquisto della platea di acquirenti più protesi verso l’indebitamento, fascia di popolazione più attiva e che comprende anche i giovani in cerca di acquisto della prima abitazione.
  2. L’aumento dei costi energetici, che spaventa non poco sia le persone comuni che i gestori di impresa.
  3. La fine delle agevolazioni per gli acquirenti Under 36 al 31 dicembre 2022.
  4. La stagnazione dei salari: a fronte di un’inflazione ormai oltre il 10%, l’incremento delle basi salariali sfiora appena l’1%. L’indice di fiducia dei consumatori rilevato a luglio 2022 dall’ISTAT è in netto calo rispetto a
    gennaio.
  5. Se non è possibile cambiare casa, si ristruttura quella in cui già si abita, perché se il budget a disposizione le possibilità di indebitamento diminuiscono, il “buon padre di famiglia” tende a scegliere di prendere meno impegni e magari fruire del “bonus fiscale” che – anche senza il miraggio dello sconto in fattura – consente di detrarre dalle tasse un importo considerevole.
  6. Il cambiamento del rapporto tra domanda e offerta.

Quali possibili scenari nel 2023?

È già piuttosto evidente un forte rallentamento degli scambi, infatti i principali portali web di annunci immobiliari, registrano un decremento medio del 10% a livello nazionale (-17% a Roma) di immobili messi in vendita. Questa condizione, di scarsità nell’offerta, per un verso sta provocando un certo incremento nei prezzi di richiesta (Asking Price) che però rischia di essere del tutto illusorio: infatti il perdurare di tutte le condizioni economiche sfavorevoli (inflazione, tassi di interesse elevati, salari fissi, tendenza “attendista” delle famiglie) potrebbe portare ad un forte divario tra il costo degli immobili e la capacità di spesa degli acquirenti potenziali, con probabile rallentamento delle compravendite. Non si può fare a meno di osservare che il ciclo economico del mercato immobiliare degli ultimi 8 anni, ha accorciato i tempi rispetto al precedente, nel giungere a curve di svolta: nel periodo 2008-2014, la crisi americana innescata dai mutui Subprime e diffusasi in tutto l’occidente, ha manifestato i suoi effetti per quasi 6 anni, mentre l’andamento del periodo 2020-2022 sta manifestandosi in maniera molto più rapida, in termini di  mesi.. Sembra insomma che siamo arrivati davvero ad un apice. E’ solo un’ipotesi?.

Alcuni tendono a rifarsi al periodo tra il 2001 ed il 2008, cioè dall’attentato alle Torri Gemelle fino al periodo della crisi Subprime, invocando (e auspicando) un nuovo ciclo “miracoloso”. Altri ammoniscono che non va dimenticato che il 1 gennaio 2002 siamo entrati formalmente nell’Euro, ma che ce ne siamo realmente accorti solo quando abbiamo smesso di calcolare la conversione con la lira, e cioè circa tre anni dopo, capendo che i prezzi degli immobili (e non solo) erano raddoppiati rispetto alle nostre percezioni, facendo sentire i proprietari “ricchi”. Per poi trovarci, improvvisamente, poveri nel 2011 commissariati proprio dall’Europa.

Difficile pensare che possa esplodere nuovamente un fenomeno analogo nel prossimo triennio, mancherebbe la spinta sostanziale della conversione di valuta, che all’epoca portò persino il dollaro a perdere la sua egemonia, che però sta riconquistando con un certo vigore. Qualcun’altro ancora sostiene che la prossima conversione monetaria, arrivi dalle criptovalute. Visto quanto appena successo, non ne sarei tanto sicuro. Almeno non a breve. L’anno che sta arrivando, tra un anno passerà.

Io mi sto preparando, e voi?

Stefano Filastò – Broker titolare